
LE MACRO-FASI DI PROGETTO PER UN MODELLO DI RIGENERAZIONE URBANA
UTILIZZATO AI QUARTIERI SPAGNOLI E APPLICABILE AD AREE E QUARTIERI A PARTICOLARE FRAGILITA’ SOCIO-ECONOMICA.
Possono essere sintetizzate in 10 azioni-guida, le macro-aree in cui è possibile ricondurre le principali di direttrici di lavoro che hanno caratterizzato la realizzazione del progetto FOQUS e che si ritengono individuabili come azioni-guida, per la replicabilità del progetto FOQUS in altri contesti urbani o metropolitani.
Ognuna delle macro-aree – qui indicate e descritte sommariamente – prevede una serie di ulteriori attività connesse, conseguenti e interdipendenti, che qui non vengono dettagliate, ma sono ugualmente decisive nello svolgimento del programma.
1. DEFINIZIONE DEL PROGETTO.
Studio del contesto di intervento:
le caratteristiche dell’area interessata:
- servizi attivi,
- servizi richiesti,
- attività imprenditoriali,
- dati demo-sociali;
le caratteristiche del complesso edilizio oggetto dell’intervento:
- delle attività storicamente svolte all’interno,
- il tessuto di relazioni aperte,
- le attività che vi si svolgevano oggi concluse
(ragioni, punti di forza, punti di debolezza, impatto sul territorio,…).
- Prima determinazione di una forma possibile di intervento, verifica di modelli di rigenerazione urbana applicati in contesti nazionali ed europei analoghi, studiandone:
- limiti,
- analogie,
- processi di costituzione,
- funzionamento,
- gestione,
- modalità per la misurazione dei risultati.
2. SELEZIONE DI GIOVANI PER COSTITUZIONE DI NUOVE IMPRESE.
Lavoro di selezione tra giovani interessati a intraprendere attività autonome, per poi condurre un programma di formazione rivolto a:
- princìpi e responsabilità di intrapresa,
- analisi di contesto,
- definizione di interessi/desideri/possibilità/sostenibilità di impresa,
- marketing e comunicazione,
- innovazione di processo.
Il lavoro declina tra attività formativa personalizzata in loco e attività realizzata nelle sedi dei tutor individuati in diverse città italiane, responsabili di imprese di eccellenza, oppure, connotate da analoghi processi di costituzione di intrapresa.
3. PARTNER TUTOR PER FORMAZIONE DI NUOVA IMPRESA
Individuate le attività che possono diventare imprese (in forma cooperativa) di giovani e donne, diversificato e caratterizzato il processo formativo, è possibile dare l’avvio alla fase di start-up delle nuove imprese, coinvolgendo nel ruolo di tutor e partner attivi alcune eccellenze nazionali nei settori di competenza, i cui esperti seguono sin dall’inizio il percorso di avviamento delle nuove imprese.
Le imprese-tutor si individuano dopo attenta ricerca e diretto contatto avviato dalla direzione del progetto, per verificarne disponibilità e adeguate modalità di trasmissione di competenze e ruolo.
4. ANALISI, INDIVIDUAZIONE E PARTECIPAZIONE A BANDI PER IL SOSTEGNO ALL’OCCUPAZIONE E ALLA CREAZIONE DI NUOVA IMPRESA.
Obbiettivo specifico ed esplicito del progetto è il contrasto alla marginalità e alla fragilità sociale, attraverso la costituzione di nuova impresa e la creazione di nuova occupazione, sia diretta, sia attraverso spin-off, incubatori di impresa, botteghe di mestiere, programmi di apprendistato e tirocinio.
Si effettua una attenta ricerca per individuare e selezionare tutti gli strumenti di politica attiva del lavoro, per individuare supporti alla creazione di nuova impresa e all’avviamento lavorativo di giovani che la formazione e gli obbiettivi di costituzione di nuova impresa presuppongono. Si individuano strumenti normativi cui i giovani selezionati possono rivolgere richieste di sostegno; i giovani imprenditori vengono aiutati (sempre con approccio formativo) nella preparazione di documentazione e progettualità specifica, inoltrata ai diversi enti.
5. PARALLELA RICERCA E INDIVIDUAZIONE DELLE IMPRESE E DELLE INIZIATIVE DISPOSTE A INSEDIARSI NEL COMPLESSO EDILIZIO.
Parallelamente alla fase formativa, si conduce un’attività di promozione del progetto, per individuare soggetti privati o di iniziativa pubblica, dalla missione coerente con il progetto, interessati a insediare proprie unità o sezioni all’interno del contesto individuato, partecipando quindi al modello sperimentale e condividendone obbiettivi e, proporzionalmente, quote di costo.
Si contattano le associazioni di categoria del mondo commerciale e imprenditoriale, si avviano contatti diretti con istituzioni formative e universitarie, con imprese la cui attività possa rappresentare un potenziale di sviluppo e caratterizzazione di offerta per il progetto. Le imprese e istituzioni del territorio sono invitate quindi, a verificare la possibilità e le condizioni per un insediamento all’interno del progetto.
Questa fase risulta particolarmente complessa e si svolge non solo per tutta la fase di avvio, ma prosegue durante l’intera realizzazione del progetto (dal 2013 fino al 2016 nell’esperienza di FOQUS): tra la dichiarazione di interesse e la decisione effettiva di insediamento, possono trascorrere diversi mesi di approfondimenti, negoziazioni, valutazioni, sopralluoghi, studi di fattibilità, e poi progetti di adeguamento degli spazi alle esigenze dichiarate dal potenziale insediato, interventi edilizi e spaziali per adeguare gli spazi alle nuove esigenze. La geografia degli insediamenti non può mai essere considerata compiuta: è dinamica, richiede flessibilità, formule di coinvolgimento, rinnovamento continuo delle ragioni o delle condizioni dell’insediamento.
I privati e le realtà che stanno partecipando al progetto, partecipano a un disegno collettivo a cui non sono preparati: stanno interpretando ruoli che erano di competenza del pubblico e ora sono di competenza del privato, pur avendo quell’intervento un chiaro e molto impegnativo interesse pubblico.