Maria Masucci e Mario Vanacore hanno presentato il libro “Fiabe e racconti popolari dell’isola di Procida” (Clean, 2021), lunedi 20 dicembre alle ore 17.30 alla Corte dell’Arte a FOQUS.
L’isola di Procida è stata decretata Capitale della Cultura Italiana del 2022. Il libro è l’aggiornamento della ricerca interdisciplinare sul territorio commissionata nel 1980 dall’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione.
Questo libro, a cura di Maria Masucci e Mario Vanacore, nasce dal profondo desiderio di restituire ai procidani un tassello della cultura tradizionale, fatto di brevi narrazioni, aneddoti divertenti, fiabe, storie della paura, credenze, e al contempo di fare rivivere le voci dei narratori intervistati nel corso di una lunga ricerca sul campo iniziata nel 1980. Oltre quaranta anni fa, infatti, la Soprintendenza ai B.A.A.A.S. di Napoli commissionò ai curatori di questo libro e ad altri ricercatori una rilevazione del patrimonio folklorico procidano in tutti i suoi aspetti, dalle cerimonie religiose a quelle magiche, dalla narrativa di tradizione orale ai canti. I testi raccolti mediante interviste agli anziani dell’isola furono depositati nel 1980 presso il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni popolari di Roma e la Soprintendenza di Napoli. Le trascrizioni dei testi qui riportati comunicano in modo quasi fedele la modalità espressiva e la spontaneità degli informatori intervistati. Tali narrazioni possedevano un tempo un grande valore pedagogico e una funzione ‘terapeutica’ all’interno della cultura popolare dell’isola; inoltre esse venivano spesso raccontate in occasioni di narrazioni collettive. Le illustrazioni di Alessandro Mautone, famoso artista e ceramista campano, particolarmente sensibile al linguaggio metaforico del mito e della fiaba, sembrano cogliere in profondità, attraverso il gesto artistico, il senso ultimo del racconto, il suo messaggio più intimo e cifrato. Il suo tratto disegna un passato ancestrale in cui le fiabe, le narrazioni e i miti hanno ancora una forte valenza simbolica ed esplicativa della realtà.
Mario Vanacore, sociologo, psicologo e psicoterapeuta, ha lavorato nella scuola pubblica per 40 anni, dove ha insegnato Filosofia e Scienze Umane e ha svolto per vari anni la funzione di psicologo scolastico e formatore dei docenti. E’ consulente del Tribunale di Napoli. Dagli inizi degli anni ’70, fino al ’90, ha effettuato numerose ricerche sul campo riguardanti le forme espressive della cultura popolare (musica, narrativa di tradizione orale, ecc.) per conto del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma e la Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici di Napoli. Nel 1983 ha iniziato un lungo training personale e di formazione in psicoterapia. Dal 2002 frequenta i corsi del “Libero centro di Arti visive – Ugo Matania” tenuti da Tullia Matania. Le sue forme espressive predilette sono il disegno, il legno, la ceramica e l’acquarello. Ha partecipato ad alcune mostre collettive di ceramica (Firenze, Vietri).
Maria Masucci, ha lavorato come antropologa dagli anni ’60, con l’Università di Salerno,il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Napoli, il Touring Club Italiano, la RAI di Napoli, la società Mediatron, sui fenomeni magici e religiosi della cultura popolare con particolare attenzione a quella Campana. Tra le pubblicazioni La cultura popolare nell’isola di Procida, Guida 1987, “Amuleti”, in L’ornamento prezioso, Mondadori 1986, La cassaforte, Melusina 1996. Attualmente lavora come psicologa e psicoterapeuta della Gestalt e Analista Transazionale, dopo una formazione didattica integrata con l’Analisi del carattere e la terapia Orgonica.
lunedi 20 dicembre
ore 17.30
Corte dell’Arte
FOQUS.


